26 ott 2013

TI PIACE LEGGERE? VAI A DUBAI.

Girellando per una città come Dubai dove troneggia il Burj Khalifa (il palazzo più alto mai costruito) e il lusso regna incontrastato (tanto che si incontrano Ferrari come da noi Fiat Panda) tutto ti aspetti tranne... ritrovarti in una delle librerie più grandi del Mondo!




E invece è proprio così. Dopo aver fatto colazione siamo usciti dall'hotel e ci siamo messi a passeggiare. Ma cose che da noi sono ovvie negli Emirati sono al limite delle sopravvivenza! Per esempio passeggiare a fine ottobre è quasi impossibile: il caldo umido ti soffoca e il sole picchia come un martello ad ogni passo sulla testa. 





Abbiamo quindi deciso di adeguarci allo standard "turista medio" e ci siamo diretti ad uno degli innumerevoli (ed immensi) centri commerciali della città: il Dubai Mall. 
Credo sia una sorta di Paradiso Terrestre per gli amanti dello shopping: piani su piani di vetrine colorate, piene di vestiti, scarpe e borse di ogni tipo e taglia (anche se non economicissime). C'è poi ovviamente una enorme area per ristoranti, bar caffè, pasticcerie. 
Altra cosa da non trascurare il parco giochi al chiuso (con tanto di montagne russe) e la pista da hockey (puo' sembrare cosa da poco, ma considerando che siamo in una città costruita sul deserto...).



Comunque in mezzo a tutto ciò, all'ultimo piano: immensa, bellissima... una libreria. Ma non una libreria qualunque, buttata lì così, con qualche volume stropicciato. No. Una libreria perfetta con grandi classici, ultime uscite, approfondimenti sulla storia del posto e del mondo. Area design, area sociale, area manga, area sviluppo sostenibile e ovviamente anche area religiosa. Unica cosa noisa i mille libri dedicati (tutti a favore) all'emiro di Dubai Mohammed bin Rashid Al Maktum.



Io e Elly abbiamo gusti esattamente agli antipodi quindi quando siamo nelle librerie ci dividiamo e ritroviamo... di solito! 
Qui è apparso impossibile: i libri si estendevano per centinai di metri compatti e rigidi. Poi Elly conoscendomi benissimo è riuscita a rintracciarmi nell'area che sempre preferisco (non potevo essere da nessuna altra parte) quella storica.

Comunque che bello vedere una città nuova (in tutti i sensi) che non tralascia di investire (almeno un po') nella carta e nell'inchiostro!!


Strauss







6 ott 2013

QUATTRO CHIACCHIERE CON VINCENT KLIESCH!


Conosciamo un po’ più da vicino il nostro prossimo autore: Vincent Kliesch!
In Germania i suoi thriller sono stati un successo dopo l’altro. 
Per l’Italia il suo primo libro sarà lanciato da Booksalad in Novembre: 
IL PROFETA DELLA MORTE.

Vincent sarà presente al Garfagnana in giallo il 23/24 Novembre.

Copyright Luca Steinmetz.
Vincent Kliesch, un presentatore-attore che scrive thriller di successo. Non è una contraddizione?

Il thriller non è così diverso dalla commedia. In entrambi i casi si crea una tensione in modo che il pubblica voglia sapere come andrà a finire la storia. In tutte e due le situazioni lo spettatore è sorpreso alla fine della soluzione. Solo che… ride della soluzione della commedia mentre si spaventa di quella del thriller. Il mio desiderio di scrivere è molto più vecchio rispetto a quello di fare “commedia”. Già con 14 anni avevo scritto qualcosa con una vecchia macchina da scrivere, ma per fortuna non l’ha pubblicato nessuno… Stranamente però, non mi è mai venuto in mente l’idea di scrivere romanzi comici. Mi sono sempre interessato al thriller e quindi per me è stato chiaro si da subito che avrei scritto solo quel genere.

Una domanda sugli orari: scrive a ore fisse? E il suo lavoro in TV non disturba il processo creativo dello scrivere?

Non ho orari fissi, ma preferibilmente scrivo durante la notte quando tutto attorno di me è silenzioso. Così mi posso tuffare più in profondità nel mio mondo fittizio e mi sento più vicino ai personaggi che ho creato. Il lavoro come commediante e conduttore non mi disturba durante questo processo. Svolgo entrambi con grande passione
Credo che per nessuno sia fatica fare le cose che ama.

Già nel suo primo romanzo “Der Todeszauber” parlava del commissario Julius Kern e il suo acerrimo nemico, l’assassino Tassilo Michaelis. Adesso i due personaggi appaiono di nuovo. Che cosa lo ispira? Da che cosa è dato lo stimolo per la creazione di questi personaggi e strani rapporti?

Quando ero un bambino sono stato affascinato dal “Faust” di Goethe e più tardi ho letto anche “Il silenzio degli innocenti”. Trovo incredibilmente avvincente il classico principio del patto con il male perché sono entità lontane ma al cntempo vicine. Kern e Tassilo sono come amici che hanno opinioni divergenti. In più sulla loro amicizia aleggia un mistero, un segreto.

Tassilo uccide perché odia quando gli si manca di rispetto, quando nell’esercizio delle sue funzioni di cameriere lo si tratta male. Quindi mi chiedo: come fanno inservienti, cuochi, camerieri e tutti coloro che lavorano nell’ambito del servizio a sopportare i clienti? O forse lei ha esagerato un po’?

Tutte le storie (tranne gli omicidi) che racconto nel libro sono capitate nella realtà a me o ai miei colleghi. Spesso non è facile sopportare. Ovviamente solo pochi ospiti sono così terribili come quelli descritti nel libro. Però in questo tipo di lavoro servono delle valvole per “far uscire il vapore”. Il mio è scrivere.

Sembra che nei romanzi criminali in Germania ci siano solo serial killer. Ci devono essere sempre per attirare l’attenzione? Sarebbe troppo difficile di descrivere un solo omicidio e creare comunque tensione?

È più facile quando si possono descrivere sempre nuovi omicidi che tengono la tensione alta. Forse un giorno scriverò un thriller nel quale ci sarà solo un morto o forse nessuno, ma al momento tengo a quello che i lettori conoscono e forse si aspettano anche da me. I serial killer – non lo dobbiamo dimenticare – sono anche molto amati da parte dei lettori. Credo che si debba offrire quello che la gente desidera. Ovviamente è anche possibile creare tensione senza sangue, ma la morte è sempre la paura più grande di tutte – e queste paure ci affascinano molto.

I suoi romanzi si svolgono tutti a Berlino, la metropoli pulsante. Quant’è importante per lei di conoscere di persona i luoghi dove si volge il romanzo?

Essenziale. Anche se i lettori non conoscono questi luoghi, capiscono intuitivamente se l’autore conosce o meno ciò di cui parla. Per me i dettagli sono importanti. E non si possono vedere su Google-Streetview. Una donna che passeggia con un grosso cane al guinzaglio o un cantante di strada alla fine possono rappresentare una grande differenza per il lettore. E se queste persone compaiono nei miei romanzi, vuol dire che li ho incontrati in quei posti.

Quasi mai chiarisce, se non alla fine, la psiche e l’indole dell’assassino, anche se la sua identità si scopre subito. Possiamo dire che questo sia un elemento importante del suo stile?

Per me l’assassino è il protagonista nel thriller. Una persona che uccide altre persone è affascinante e desidero raccontare del perché compie quegli atti. Se tengo segreta la sua identità non ho nessuna possibilità di raccontare la sua storia. Sono anche dell’opinione che un assassino sconosciuto non possa esistere in un thriller ma solo in un giallo. Quando la gente guarda “Batman” nessuno si lamenta del fatto che subito si sappia che il “Joker” è cattivo.


STRAUSS


1 set 2013

CERTI LIBRI...


In occasione del festival della Autobiografia (20/22 Settembre ad Anghiari) sarà presentato il libro "La Ballata di Corinna" di Lucia Genga. 

È un libro intenso, profondo, di chiara matrice autobiografica ma che si legge come un romanzo. La scrittura di Lucia è scorrevole, leggera anche se affronta temi dolorosi. In realtà è un libro scritto a quattro mani, perché si intervallano riflessioni e punti di vista di lei e della figlia. Corinna è infatti la primogenita di Lucia. Una vita sofferta e travagliata per le gravi malformazioni che la affliggeranno per tutta la sua breve ma intensa vita. Corinna e la sua famiglia non si faranno vincere dal destino ma combatteranno sino all'ultimo giorno.
Un percorso quello di Corinna che ha delle similitudini con quello di Eluana Englaro. Entrambe legate alla vita in senso pieno, entrambe condannate a un vita "a gocce". Ma sopratutto entrambe paladine della "scelta della vita".
È anche per questo (oltre che per la stima che prova per Lucia) che Beppino Englaro, il padre di Eluana e colui che ha permesso che la volontà della figlia fosse compiuta, ha arricchito il volume con una sua prefazione.


Ci sono molti bellissimi libri ma forse certi libri sono un po' diversi dagli altri.

Strauss


28 lug 2013

IL LIBRO PERFETTO PER LA TUA ESTATE TORRIDA!


Direi un perfetto libro per l'estate torrida! 

Una crociera sui tacchi di Valeria Conti non è solamente quello che puo' apparire: una frizzante e allegra storia d'amore tra le onde dell'oceano; è molto di più.

Lasciata con un sms quando era orami prossima all'altare Bianca, una agguerrita ma dolce giovane ragazza inglese, decide comunque di godere di quel viaggio di nozze che avrebbe fatto con il novello sposo: un giro del mondo in una delle più belle navi da crociera! Durante la navigazione Bianca conoscerà tante persone, ma saranno tutte buone conoscenze? Dopo pochi giorni strani cose iniziano ad avvenire sulla nave: sparizioni di gioielli e persone. Bianca si troverà invischiata in  una storia più grande di lei, mentre tenterà di ricostruire la sua vita con nuove amicizie. Il viaggio è lungo, le località esotiche toccate sono tante e Bianca è da sola. Ma la matassa di avvenimenti ed eventi che si succedono alla fine si dipanerà in un finale inaspettato!!

La cosa veramente bella del romanzo è il mix perfetto ed equilibrato tra una serie di stili diversi che lo rendono perfetto per tutti!!








Buona Lettura!
STRAUSS

10 lug 2013

UN LIBRO DELLA BOOKSALAD DIVENTA UN FILM!!!


Bellissimo! Oggi siamo davvero emozionati!! La casa editrice tedesca dalla quale abbiamo avuto i diritti del libro di Silvia Roth ci ha comunicato una notizia davvero bella: il libro Regali Mortali diventerà un film!!!

29 giu 2013

GIOVANI AUTORI GIOVANI LIBRI!



Giovani autori! Giovani libri! 

Gli editori, si sa, sono lenti nel rispondere agli autori quando ti inviano un manoscritto, a meno che non sia Ken Follet a contattarti!
Ma va detto che qualche volta gli aspiranti scrittori non aiutano. Se per esempio nel sito c'è scritto NON PUBBLICHIAMO FANTASY per quale motivo mi inviate fantasy?? Un altro problema è quando un autore ti chiama al telefono proponendoti un manoscritto e dopo neanche due secondi capisci che non ha letto nemmeno una riga di quanto c'è scritto nel sito (tantomeno mai acquistato un libro). Bho!
Se poi ti chiamano di sabato pomeriggio verso le 6 chiaramente le possibilità di essere pubblicati calano notevolmente...

Che dire... gli editori sono gente strana ma anche le altre categorie che gli ruotano attorno sono della stessa pasta!!!

Strauss.




1 giu 2013

E VOI CHI ODIATE?





Ogni tanto riprendo in mano uno dei miei libri preferiti: 1984 di George Orwell. E ogni volta c'è uno spunto per una riflessione.


Ricordate i 2 minuti di odio? Quando gli abitanti di Oceania sottomessi al Socing (Socialismo inglese) devono urlare e imprecare contro lo schermo dove appare Goldstein (il più grande nemico, o così pare, del partito)?


Pensandoci bene anche noi siamo sempre incitati a "odiare" qualcuno o qualcosa. Non faccio valutazioni di merito se "odiare" sia giusto o sbagliato, o se qualcuno o qualcosa dell'elenco sotto meriti "odio". È solo che comunque vada qualcuno o qualcosa "odiamo" sempre.


Sfogliando il giornale e guardando la tv ho stilato un piccolo elenco delle (diciamo) cose più viste negativamente dagli italiani.
E voi chi odiate di più?

Vota il nostro sondaggio sul blog!!!
Strauss





25 mag 2013

Salone Salone...


Il Salone del Libro!!



Non abbiamo scritto da un po’. Avete ragione. Ma il Salone del Libro di Torino è un evento speciale! Soprattutto, per chi piccolo come noi, vi approda per la seconda volta. I preparativi sono sempre frenetici, il Salone vola in un attimo e il ritorno a casa ricco di esperienze e contatti.

Booksalad con Clara.

8 mag 2013

PICCOLI INGANNI DA EDITORE.



UNA SCENA DEL BOOKTRAILER
DI "FEGATO E CUORE".
Bene bene!! Tutto procede, speriamo nel verso giusto… comunque procede.

Uno dei principali problemi di un piccolo editore è farsi vedere, notare.

Perché devono guardare proprio me?? Perché devono leggere i miei libri?? Come posso far sapere al mondo che le mie pubblicazioni sono le più belle in assoluto??

3 mag 2013

3 MAGGIO DI LAVORO...



Oggi super giornata di lavori in casa Booksalad! 

Innanzitutto siamo andati alla tipografia a ritirare i libri.

Qui sotto potete vedere Elly alla guida del furgone (che vi assicuro ancora integro). Ha effettivamente guidato, non ha solo preso in mano il volante per la foto...



30 apr 2013

REVOLVER FUMANTI E TIPOGRAFI INFLESSIBILI



 FINALMENTE SONO ARRIVATI I "REVOLVER".

Quando andiamo in tipografia per ritirare i libri e li vediamo lì uno sull'altro tranquilli e beati dentro la loro scatola, l'impressione è sempre la medesima: eccitazione mista a terrore.  

27 apr 2013

COMINCIAMO A LAVORARE.


Cominciamo a lavorare!

Siamo al lavoro. O per meglio dire Strauss è al lavoro perché Elly è in Germania. Eh si! La Booksalad è metà tedesca (la parte dell’elefante) e metà italiana (lo struzzo). E da noi funziona come in Europa: comanda la Germania!

20 apr 2013

COME SIAMO...


Finalmente abbiamo anche noi il nostro blog: Editori lastminute.

Con lastminute non intendiamo offerte per viaggi da favola ma l’arrivare sempre a un “pelo” dalla scadenza programmata; a volte anche dopo (raramente per fortuna). Ma la vita di un editore è questa: valutare, correggere, rischiare, contrattare, investire, calcolare, guadagnare (?), scrivere, cancellare etc. Però dobbiamo riconoscere che ci piace un sacco.

Con questo blog vorremmo darvi uno spaccato reale della vita di un piccolo editore alle prese con le problematiche di tutti i giorni, tenendovi anche informati delle nostre attività e novità!!
« Ma chi siete?», vi starete chiedendo.


Eccoci qua…. 



STRAUSS

ELLY




















Questi non siamo propriamente noi… ma come ci vedono due nostri cari amici. Vi premettiamo che le somiglianze non sono assolutamente fisiche ma potremmo dire caratteriali: uno un po’ agitato con la testa fra le nuvole, a volte sfrontato; l’altra più calma riflessiva, soprattutto paziente. Avete in pratica a che fare con uno struzzo che per voi si chiamerà Strauss e un elefante dal dolce nome di Elly.

In bocca al lupo.
(A noi e voi).